Perché si chiama così? Vie e piazze raccontano leggende e segreti

Natale nei Musei

Data: 
23/12/2021
Abstract: 

Quante volte ci siamo chiesti: “Perché via Arenula si chiama così? E via dei Giubbonari? E l’Arco degli Acetari?” A queste e ad altre domande risponderemo durante la passeggiata che si snoderà tra chiese, monumenti e cortili, consentendoci di scoprire le vicende avvenute nei Rioni Parione e Regola in quasi tre millenni di storia.

A queste e ad altre domande si risponde durante l’itinerario per vie, piazze, larghi ed archi. La storia dei toponimi che si incontrano lungo il cammino consente di seguire la crescita urbana di questa parte della città, di conoscerne i cambiamenti sociali, gli aspetti folcloristici e di scoprirne curiosità ed aneddoti. Nel tessuto urbanistico di Roma si rispecchiano le vicende di quasi tre millenni di storia che è possibile ripercorrere in un itinerario che si snoda tra le chiese, i monumenti, i palazzi ed i cortili dei rioni Parione e Regola. Il percorso parte da piazza Benedetto Cairoli, fronte via Arenula, prosegue verso la chiesa di S. Carlo ai Catinari (esterno) che fa angolo con via del Monte della Farina, si percorre via dei Giubbonari e si intersecano via dei Chiavari, via dei Pompieri e via della Pietà per poi sostare in largo dei Librari, davanti alla chiesa di S. Barbara (esterno). Prima di arrivare in piazza Campo de’ Fiori si incrociano vicolo delle Grotte dove abitò il conte di Cagliostro e poi via dei Balestrari, giunti nella piazza, dopo una breve sosta per illustrare l’uso della piazza ed il Monumento a Giordano Bruno, si prosegue verso palazzo Righetti (esterno) che nel 1887 fu acquistato dall’Istituto “Tata Giovanni”, fondato da Giovanni Borgi, un muratore romano che dedicò la sua vita ai bambini abbandonati assistendoli ed insegnandogli un mestiere: i “callarelli”, così erano chiamato i ragazzi, vi rimasero fino al 1926. Si torna su piazza Campo de’ Fiori e si procede verso via del Pellegrino, dopo aver superato via dei Baullari, dove si visita l’Arco degli Acetari. Percorrendo vicolo del Bollo si arriva a via dei Cappellari e da qui, passando di nuovo per piazza Campo de’ Fiori e per piazza Farnese, si arriva alla piazza della Quercia, sede dell’Università dei Macellari, su cui affaccia la chiesa di S. Maria della Quercia (esterno) dove si conclude la visita.

A cura della Sovrintendenza Capitolina con Zètema Progetto Cultura

Appuntamento: 

Piazza Benedetto Cairoli

Informazioni: 

Prenotazione obbligatoria 060608 (tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00) 
Max 25 persone

Orario: 

Giovedì 23 dicembre 2021 ore 11.00

Biglietto d'ingresso: 

Attività gratuita

Prenotazione obbligatoria: 
Durata: 
1h30'

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