Lato meridionale della Piazza

La piazza e il lato meridionale del Foro di Traiano

Grazie agli scavi realizzati dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali nel 1998-2000 è stato possibile ricostruire l’aspetto del lato meridionale della piazza del Foro di Traiano. Questo si presentava come una lunga parete divisa in tre parti e decorata da colonne monolitiche di marmi colorati il cui solo fusto misurava quasi 12 metri di altezza.

Nei tratti laterali erano due gruppi di quattro colonne corinzie in marmo cipollino (verde venato) e pavonazzetto (bianco con venature viola) aggettanti dalla parete assieme alla trabeazione, mentre al centro un gruppo di otto colonne corinzie di giallo antico sosteneva un alto attico con l’iscrizione onoraria di Traiano. L’attico era a sua volta sormontato da un gruppo scultoreo in bronzo dorato di dimensioni colossali che raffigurava Traiano incoronato dalla Vittoria su un carro trionfale trainato da sei cavalli.

Nel punto in cui il lato meridionale della piazza si connetteva con il portico orientale sorgeva un alto edificio precedente, al quale le strutture traianee si appoggiarono. L’edificio è detto “Terrazza Domizianea” poiché i marchi di fabbrica impressi nei mattoni con cui è costruito sono datati al periodo dell’imperatore Domiziano (81-96 d.C.). Si trattava di una fontana monumentale posta nel punto di arrivo dell’Acquedotto Marcio, che andò largamente in disuso quando finì inglobata e nascosta dalle fabbriche traianee.

Verso il 1470 il cardinale Marco Barbo, nipote di papa Paolo II (1464-1471) e Gran Priore dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (poi di Rodi, oggi di Malta), fece costruire sui resti della “Terrazza Domizianea” la splendida loggia a colonne per abbellire l’antica dimora romana dell’Ordine, risalente alla fine del XII secolo e ancora oggi una delle sedi romane dei Cavalieri.

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