L'imponente edicola costituisce il fondale di via della Scala, apparendo proprio di fronte a chi cammina, in un angolo raccolto e nascosto sulla parete laterale della chiesa di Sant’Egidio, dedicata nel 1630 alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.

È da ricordare che le offerte, lasciate dai fedeli davanti alle sacre immagini, servivano per una regolare manutenzione e per mantenere accese davanti a esse le candele o le lampade. Tali luci oltre all’aspetto religioso avevano anche un’utilità pubblica perché, in una Roma notturna quasi completamente buia, fornivano con la loro fioca luce un sicuro punto di orientamento per i viandanti.

L’edicola è inquadrata da una cornice quadrangolare modanata in stucco, con coronamento mistilineo, paraste laterali terminanti con teste di cherubini che sorreggono gli sporti su cui poggia il baldacchino di lamiera, di forma conica (un tempo di legno), con in alto cuspide fogliare sormontata da croce. In basso un ripiano marmoreo poggia su due mensole che fiancheggiano una parte centrale convessa a mo' di cartiglio tra volute.

Il dipinto, ad affresco, raffigura la Madonna coronata assunta in cielo in tutta la sua gloria, seduta sulle nuvole e circondata da angeli. Nella parte inferiore si scorgono avanzi di paesaggio, ormai quasi completamente perduto per estese cadute di colore. La rappresentazione deriva direttamente dal quadro di Carlo Maratta raffigurante l'Assunta e Santi nella cappella Cybo in Santa Maria del Popolo, terminato nel 1686, come è evidente nel contrappunto ritmico delle braccia e nello stesso manto svolazzante, prototipo di tanti dipinti successivi di soggetto simile. In questa Madonna Assunta trasteverina troneggiante al centro del riquadro, pur entro elementi che si richiamano a una tradizione baroccheggiante tipica dell'inizio del secolo XVIII, si ritrovano aspetti della cultura Rococò insieme a elementi del primo Neoclassicismo. Il volto della Madonna, a differenza delle altre figure, è fortemente caratterizzato e permeato da realismo.

In passato questa immagine era molto venerata e sotto l’edicola c’erano un inginocchiatoio, un’acquasantiera e una lampada.