Fontana in piazza del Viminale

Fontana in piazza del Viminale

Nel 1924 il Governatorato di Roma bandiva un concorso pubblico per la progettazione di cinque nuove fontane da collocare in altrettante piazze della città.

La commissione assegnò a Publio Morbiducci (1888-1963) un premio in denaro per il progetto presentato per piazza Mastro Giorgio a Testaccio, dove Pietro Lombardi (1894-1984), vincitore del concorso, realizzò la Fontana delle Anfore (attualmente in Piazza dell’Emporio).

Nel 1929 prevalse il proposito di far installare l’opera di Morbiducci - con opportune modifiche - dinanzi al prospetto dell’imponente Palazzo del Viminale, costruito dall’architetto Manfredo Manfredi (1859-1927) fra 1911 e 1919 e destinato a sede del Ministero degli Interni. Contestualmente l’intera piazza venne ristrutturata: Morbiducci ne disegnò anche l’arredo che comprende la serie di aquile ad ali spiegate collocate sulle colonne che delimitano la duplice rampa carrabile, che porta all’accesso del palazzo, ed i sedili degli emicicli.

La fontana è costituita da un bacino mistilineo, posto ad una quota ribassata rispetto al selciato della piazza, al centro del quale si erge un massiccio basamento ornato da alcuni bassorilievi con la Lupa Capitolina, la corona turrita simbolo della città e le tre alture dello stemma del Rione Monti. Sulla sommità si trova un basso e largo catino quadrangolare, decorato da quattro finte maniglie circolari scolpite, da cui si riversa un velo d’acqua.

La fontana è stata restaurata nel 1999.

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