Phillips Collection: metodologie sperimentali e mediazione culturale

Phillips Collection: metodologie sperimentali e mediazione culturale
Data: 
04/05/2022

Tavola rotonda Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali - Phillips Collection di Washington DC.

Un confronto sulle metodologie sperimentali di mediazione culturale in rapporto al patrimonio culturale.

Si è svolto il 2 maggio il webinar Phillips Collection: metodologie sperimentali e mediazione culturale, a cura di Anne Taylor Brittingham e Donna Jonte, nell’ambito del ciclo di conferenze della Sovrintendenza Capitolina Roma racconta... Educare alle mostre educare alla città, macro contenitore in cui direttori di museo, curatori, studiosi e docenti universitari presentano esperienze e analisi da tradurre in percorsi educativi e di crescita culturale adatti a tutti, addetti ai lavori e cittadini.

La tavola rotonda ha preso le mosse da una collaborazione, per il tramite dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, tra la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e la Phillips Collection di Washington DC, primo museo d’arte moderna d’America che promuove corsi e seminari incentrati su studi museali, diplomazia culturale, conservazione e sulla storia dell’arte intesa in senso interdisciplinare.

Il workshop, che è stato moderato da Claudia D’Alberto (Sovrintendenza Capitolina), ha dato l’opportunità di approfondire le metodologie sperimentali di mediazione culturale grazie agli interventi delle curatrici della Phillips Collection Anne Taylor Brittingham e Donna Jonte e al confronto con le curatrici storiche dell’arte di Sovrintendenza Laura Panarese (Museo Napoleonico), Fulvia Strano (Museo di Roma), e Daniela Vasta (Galleria d’Arte Moderna).

Nell’incontro sono state affrontate, in rapporto al patrimonio culturale, sia tematiche di genere che legate a comunità specifiche, nell’ottica dell’elaborazione di proposte da adottare all’interno dei programmi espositivi museali. È stato inoltre analizzato il tema dell’accessibilità attraverso l’approfondimento di attività e tecniche che promuovono la fruizione lenta, l’interattività e la connessione con le opere d’arte anche da parte di persone con esigenze speciali. Infine, il dibattito si è focalizzato sulla capacità dell’arte di creare reti tra comunità e di porsi come punto di riferimento in grado di suscitare un senso di appartenenza alla storia e al territorio.

Phillips Collection: metodologie sperimentali e mediazione culturale