Educare alle mostre, educare alla città - Storie di scienza a Roma: i luoghi invisibili. Dal Collegio Romano alla Cina (1582): la riforma del calendario di Gregorio XIII

Osservatorio Pechino
Data: 
16/02/2019
Luogo: 

Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via Michelangelo Caetani, 32

Abstract: 

Incontro per docenti e studenti universitari a cura di Elisabetta Corsi e Sperello di Serego Alighieri

L’imprecisione del calendario giuliano (46 a.C.): un ritardo di circa undici minuti rispetto all’anno astronomico, aveva determinato una progressiva regressione dell’equinozio di primavera che, nel 1582, anno della sua riforma, ammontava a dieci giorni. Siccome il Concilio di Nicea (325) aveva stabilito che la Pasqua dovesse cadere la prima domenica dopo il plenilunio successivo all’equinozio di primavera, essa sarebbe stata calcolata con dieci giorni di ritardo se Papa Gregorio XIII non avesse deciso che era ormai tempo di riallineare l’anno civile all’anno tropico, così da non incorrere più in errori nel calcolo, non solo della data della Pasqua, ma anche dei periodi liturgici ad essa correlati: la Quaresima e la Pentecoste.  Venne istituita una commissione di esperti, presieduta da Cristoforo Clavio (1538-1612) professore di matematica presso il Collegio Romano, la principale istituzione accademica della Compagnia di Gesù. A conclusione dei lavori, il calendario venne ufficialmente promulgato dal Pontefice mediante la bolla Inter gravissimas il 4 ottobre 1582. Per recuperare i dieci giorni perduti la commissione stabilì che il giorno successivo, un venerdì, sarebbe stato non il 5 ottobre, ma il 15 ottobre del 1582!
Contemporaneamente, a migliaia di chilometri di distanza, Matteo Ricci (1552-1610), uno dei migliori allievi dell’accademia di matematica costituita da Clavio presso il Collegio Romano, si accingeva a studiare il cinese nell’enclave portoghese di Macao.  Una volta raggiunta la Cina, Ricci non avrebbe tardato a rendersi conto dell’importanza che i calcoli astronomici ed il calendario rivestivano per il funzionamento stesso del vasto impero. Si deve a lui il primo tentativo di fare breccia tra gli intellettuali cinesi mediante gli insegnamenti ricevuti da Clavio. Ci sarebbero voluti tuttavia alcuni decenni affinché le conoscenze astronomiche europee venissero diffuse in Cina, insieme al nuovo calendario, grazie all’opera dei gesuiti astronomi succeduti a Ricci. Elisabetta Corsi e Sperello di Serego Alighieri ripercorrono insieme al pubblico gli episodi salienti di una storia dalla trama intricata, fitta di colpi di scena.

Elisabetta Corsi è professore ordinario di Sinologia alla Sapienza Università di Roma. Studia la storia intellettuale della Cina antica e la diffusione della cultura scientifica europea in Cina. È autrice di numerosi saggi, tra i quali La fábrica de las ilusiones. Los jesuitas y la difusión de la perspectiva lineal en China (México 2004), del quale è in preparazione una versione aggiornata e ampliata in inglese.

Sperello di Serego Alighieri è astrofisico presso l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri a Firenze. Si occupa di galassie e cosmologia; è un viaggiatore e questo lo ha portato a conoscere la Cina e ad appassionarsi agli scambi culturali fra paesi lontani. Come discendente di Dante si è interessato di astronomia nella Divina Commedia.

 

Informazioni: 

Info e prenotazione
Tel. 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

Prenotazione obbligatoria: max 50 persone

Orario: 

Sabato 16 febbraio 2019
ore 11.00

Le date degli appuntamenti potrebbero subire variazioni che saranno indicate sulle pagine web della Sovrintendenza e del Sistema Musei Civici e comunicate tramite e-mail.

Biglietto d'ingresso: 

Incontri gratuiti con prenotazione obbligatoria.

È previsto il rilascio dell’attestato di formazione.

CREDITI FORMATIVI SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
La partecipazione a cinque incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Studi storico-artistici (triennale); Storia dell’arte (magistrale); Storia, Antropologia, Religioni (triennale); Scienze storiche (Età moderna-Età contemporanea / magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
La partecipazione a sei incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Scienze dell’Architettura (triennale); Architettura-Progettazione architettonica(magistrale); Architettura-Progettazione urbana (magistrale); ArchitetturaRestauro (magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI
La partecipazione ad otto incontri, attestata, dà diritto agli studenti al riconoscimento di due crediti formativi.

Prenotazione obbligatoria: 

Organizzazione: 

Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Ufficio attuazione del programma delle attività di catalogazione e attività didattiche.

Progetto ideato e curato da Nicoletta Cardano.

Il ciclo Storie di scienza a Roma: i luoghi invisibili è ideato e curato da Federica Favino, Dipartimento di Storia, Culture, Religioni - Sapienza Università di Roma.

Il ciclo La città delle donne: una mappa nascosta è ideato e curato dalla Società Italiana delle Storiche.Collaborano alla realizzazione del programma i Volontari del Servizio Civile Nazionale, progetto della Sovrintendenza Capitolina “Educhiamo Insieme 2.0”.

 

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