Educare alle mostre, educare alla città - Borgate romane. Storia e forma urbana

Borgata del Trullo
Data: 
13/03/2019
Luogo: 

Teatro dei Dioscuri - Via Piacenza, 1b

Abstract: 

Incontro per docenti e studenti universitari a cura di Milena Farina e Luciano Villani, con proiezione di filmati storici dell’Istituto Luce selezionati per l’occasione.

La vicenda delle borgate romane si intreccia con la più generale storia contemporanea di Roma, con i tragitti e i percorsi sociali delle persone che l’hanno attraversata e popolata, nonché con la storia della formazione della sua vasta periferia. Tra stratificazioni e paesaggi urbani in continua evoluzione, a questa realtà ci si può accostare ancora oggi in termini di scoperta.
Nate in territori di frontiera tra la città e la campagna, le borgate realizzate dall’Istituto Case Popolari dalla seconda metà degli anni Trenta hanno conservato nel processo di espansione urbana una loro distinta identità e sono oggi tra i luoghi più affascinanti e vitali della periferia romana. Seppur afflitte da profondi problemi, nonché prigioniere di antichi e mai del tutto sopiti pregiudizi, appaiono come isole dalle qualità e dalle risorse inaspettate nella “marea” urbanizzata della capitale. La bassa densità, la generosità degli spazi aperti e il loro rapporto misurato con il costruito, sono i caratteri distintivi delle borgate “ufficiali”, risultato di una fertile sperimentazione sulla città in grado di riallacciarsi sia alla tradizione italiana del disegno urbano sia alle ricerche più avanzate del Movimento Moderno. Le borgate consolidate dell’Istituto, tuttavia, furono precedute da soluzioni di carattere provvisorio realizzate dal Governatorato fascista: campi di baracche ufficiali concepiti per alloggiare, isolandoli, gli abitanti delle baracche demolite dal regime e gli sfrattati per fine locazione o morosità in seguito alla liberalizzazione degli affitti decretata nel 1928. Le famigerate borgate di casette governatoriali, programmate per un ciclo di breve durata, costituirono di fatto una delle eredità più dolenti e persistenti del ventennio, in grado di condizionare il successivo sviluppo urbano, politico e sociale della città.
L’ incontro condotto da Milena Farina e Luciano Villani prosegue il ciclo di lezioni  dedicate alla storia urbanistica e all’ architettura di Roma nel Novecento con proiezione di filmati storici dell’Archivio dell’Istituto Luce appositamente selezionati.

Milena Farina: è architetto e ricercatrice in Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre. Dottore di Ricerca, Visiting researcher alla TU Delft (2006) e ETSAM di Madrid (2019), nella sua attività di ricerca si è occupata in particolare di spazi e figure dell’abitare nella città moderna e contemporanea. Nel 2008 ha fondato lo studio factory architettura, nell’ambito del quale svolge la sua attività di ricerca progettuale, con particolare attenzione ai temi dello spazio pubblico e della riqualificazione urbana.
Luciano Villani: è dottore di ricerca in Storia contemporanea. Si occupa principalmente di storia urbana, storia sociale e storia del lavoro. Ha condotto ricerche su vari aspetti della storia di Roma contemporanea, dall’epoca fascista agli anni Settanta del Novecento e sulla storia di alcune importanti realtà industriali del Novecento. Attualmente è impegnato nel progetto di ricerca internazionale La ville informelle au 20e siècle. In qualità di docente a contratto, svolge il corso di Introduzione alla Storia contemporanea presso il DSU dell’Università degli studi dell’Aquila.

 

Informazioni: 

Info e prenotazione
Tel. 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

Prenotazione obbligatoria: max 70 persone

Orario: 

Mercoledì 13 marzo 2019
ore 16.00
durata: circa 90 minuti

Le date degli appuntamenti potrebbero subire variazioni che saranno indicate sulle pagine web della Sovrintendenza e del Sistema Musei Civici e comunicate tramite e-mail.

Biglietto d'ingresso: 

Incontri gratuiti con prenotazione obbligatoria.

È previsto il rilascio dell’attestato di formazione.

CREDITI FORMATIVI SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
La partecipazione a cinque incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Studi storico-artistici (triennale); Storia dell’arte (magistrale); Storia, Antropologia, Religioni (triennale); Scienze storiche (Età moderna-Età contemporanea / magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
La partecipazione a sei incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Scienze dell’Architettura (triennale); Architettura-Progettazione architettonica(magistrale); Architettura-Progettazione urbana (magistrale); ArchitetturaRestauro (magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI
La partecipazione ad otto incontri, attestata, dà diritto agli studenti al riconoscimento di due crediti formativi.

Prenotazione obbligatoria: 

Organizzazione: 

Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Ufficio attuazione del programma delle attività di catalogazione e attività didattiche.

Progetto ideato e curato da Nicoletta Cardano.

Il ciclo Storie di scienza a Roma: i luoghi invisibili è ideato e curato da Federica Favino, Dipartimento di Storia, Culture, Religioni - Sapienza Università di Roma.

Il ciclo La città delle donne: una mappa nascosta è ideato e curato dalla Società Italiana delle Storiche.Collaborano alla realizzazione del programma i Volontari del Servizio Civile Nazionale, progetto della Sovrintendenza Capitolina “Educhiamo Insieme 2.0”.

 

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