Fontana delle Najadi, mostra del nuovo Acquedotto Marcio
La fontana di mostra dell’Acqua Pia Antica Marcia, acquedotto realizzato tra 1865 e 1870 per volontà di papa Pio IX (1846-1878), costituisce l’ultima fontana di mostra dello Stato Pontificio e anche la prima di Roma Capitale.
Autore: Guerrieri Alessandro, Rutelli Mario.
Datazione: 1885-1914.
Materiali: granito, travertino, bronzo, conglomerato cementizio.
Venne, infatti, inaugurata in forma provvisoria dal pontefice il 10 settembre 1870 nella zona di Termini, nel luogo attualmente occupato dall’obelisco di Dogali (eretto nel 1888) e realizzata in forma definitiva solo dopo l’insediamento dello Stato unitario, nell’attuale piazza della Repubblica, punto cardine del nuovo assetto urbano della capitale.
La parte architettonica venne realizzata nel 1885 su progetto di Alessandro Guerrieri secondo le direttive della commissione edilizia che prevedeva anche una decorazione plastica. La fontana fu poi ornata provvisoriamente da quattro leoni in stucco in occasione della visita dell’imperatore Guglielmo II nel 1888.
Nel 1897, infine, venne affidato a Mario Rutelli (1859 – 1941) l’incarico di realizzare la parte scultorea. L’artista creò le sculture in bronzo che hanno reso nota l’opera come “Fontana delle Najadi”: quattro gruppi composti da ninfe, animali e mostri acquatici, figure femminili estremamente vitali e gioiose intente quasi a giocare con animali e mostri che cavalcano sotto gli schizzi dell’acqua.
La fontana venne inaugurata nel 1901 e solo successivamente venne completata dal Rutelli con un gruppo centrale; l’opera, realizzata provvisoriamente in cemento nel 1911, non fu considerata idonea e nel 1913 fu trasferita nel giardino di piazza Vittorio Emanuele II. Al suo posto Rutelli collocò la possente figura del Glauco avvinghiato al delfino dalla cui bocca si sprigiona altissimo il getto d’acqua centrale. Inaugurata nel 1914, la fontana costituisce l’esempio più significativo del linguaggio liberty a Roma e l’espressione della volontà dello stato unitario di inserirsi con un linguaggio nuovo nella tradizione delle fontane di mostra.
Sottoposta più volte ad interventi di pulitura, la fontana è stata restaurata completamente nel 1998.
Castro Pretorio