Sepolcro di Elio Callistio

Il sepolcro di Elio Callistio, detto "Sedia del Diavolo", è situato nella omonima piazza, lungo la via Nomentana, poco oltre la chiesa di S. Agnese.

Il sepolcro, datato alla metà del II secolo d.C., è del tipo "a tempio" e si sviluppa su due piani.

La camera inferiore semisotterranea, accessibile attraverso una scala ricavata sotto il podio, presenta su ogni parete due arcosoli disposti simmetricamente, al disopra dei quali sono cinque nicchie rettangolari e ad arco, sormontate da piccole finestre strombate. Il pavimento è in mosaico bianco. Le pareti, in opus vittatum mixtum sorreggono una volta a vela.

Non meno interessante la camera superiore: sulla parete di fondo si apre un'ampia nicchia, inquadrata da una edicola aggettante sorretta da due colonnine laterizie, il timpano è curvo e la calotta di stucco a forma di conchiglia. Nelle pareti laterali le nicchie sono rettangolari, sormontate da un timpano con il davanzale sorretto da mensole.

La copertura dell'ambiente consiste in una calotta impostata su pennacchi angolari.

La facciata del sepolcro è interamente crollata mentre si conservano tre dei lati: esternamente il monumento appartiene al consueto tipo dei sepolcri laterizi, con paraste corinzie in cotto che inquadrano specchiature in laterizio e con finestrine rettangolari. Originale il fregio dove mattoni di vario colore, disposti di piatto e per coltello, ottengono l'effetto di una struttura lapidea isodoma.

A tutt’oggi l'attribuzione del sepolcro ad un certo Aelius Callistion, liberto di Adriano, appare controversa.

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