Catacomba di via Rovigno

Nel 1953-54, eseguendo gli sterri per realizzare via Rovigno d’Istria, fu scoperta e parzialmente distrutta una piccola catacomba di due piani con gallerie scavate nel cappellaccio.

Al primo piano si accedeva dall’alto per mezzo di una scala che portava in una camera quadrangolare, coperta a volta, con le pareti costruite in mattoni e tufelli e ricoperte di intonaco; tale ambiente aveva la funzione di vestibolo di ingresso alla catacomba mediante due aperture arcuate sui lati corti. Le gallerie erano alquanto basse ma molto larghe e presentavano loculi piuttosto grandi, originariamente chiusi con tegole o mattoni dei quali si sono trovati numerosi frammenti in terra.

Il secondo piano, l’unico conservato, si posizionava al di sotto delle gallerie a e b del primo e vi si accedeva tramite una scala posta davanti all’apertura y,  sul lato est dell’ambiente quadrangolare del livello superiore. Erano sempre presenti grandi loculi privi delle chiusure e solo quattro arcosoli, ma all’interno di essi si conservavano gli scheletri dei defunti. La galleria molto larga e più alta di quelle sovrastanti presentava una singolare particolarità architettonica conservando quattro pilastri costruiti per sostenere la copertura. Non si è potuto accertare il carattere cristiano di questa catacomba né la sua datazione, data la scarsezza dei rinvenimenti effettuati.

Informazioni e prenotazioni: 

Attualmente il monumento non è accessibile al pubblico

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