Comparto di Centocelle

Il comparto di Centocelle si estende a Sud della via Casilina, per una superficie complessiva di oltre 300 ettari.

Il Pianoro di Centocelle

Nella zona compresa tra la via Casilina, via di Centocelle, via Papiria e viale P. Togliatti, su cui sorgeva l'ex aeroporto, e dove circa 80 ettari sono stati destinati a Parco, sono state aperte numerose aree di scavo, che testimoniano una frequentazione dell'area dal VI sec. a. C. al VI sec. d. C.
Su di esso si è reso necessario acquisire nuove conoscenze sulla reale consistenza dei resti archeologici presenti nell'area, che dovranno trovare una adeguata sistemazione e valorizzazione nell'ambito della progettazione del Parco.
A partire dal 1996, sono state quindi compiute indagini su una superficie di quasi 40 ettari. Sebbene la proprietà dell'area fosse in gran parte del Comune di Roma, sono state numerose le difficoltà di intervento, dovute principalmente alla presenza di una serie di occupazioni abusive: autodemolitori, campi sportivi, fino alla indescrivibile situazione dei due campi nomadi di via Casilina 700 e 900. Oltre ad attestazioni molto sporadiche di frequentazione in epoca preistorica, sono stati individuati numerosi insediamenti antichi, alcuni dei quali parzialmente noti:

- Villa della Piscina
- Villa cd. ad duas lauros
- Deposito repubblicano
- Deposito cultuale
- Villa delle Terme

E' stata recentemente elaborata una ricostruzione del paesaggio antico del pianoro nell'epoca di sua massima espansione edilizia.

Torrespaccata

Nei 60 ettari che comprendono la striscia di territorio, libero da edificazioni, che si protende verso Sud Est, sono stati identificati numerosi siti che si collocano cronologicamente tra la preistoria ed il medioevo.
L'area di Torre Spaccata costituisce l'appendice del comparto S.D.O. di Centocelle e si estende a partire da Viale P. Togliatti verso Sud Est per una superficie di circa 60 ha. Essa è stata oggetto di indagini archeologiche dal gennaio 1997 al maggio del 1998.
Nel corso del 2006 sono stati riaperti gli scavi nei pressi del fondovalle del Fosso di Torre Spaccata, che attraversa l'area più meridionale di questo territorio, cosa che ha permesso di definire le conoscenze relative all'antropizzazione di questi luoghi nel corso dei millenni.
Una vasta parte di questo territorio era interessato da discariche moderne che ne avevano alterato l'originaria morfologia e che costituivano un serio impedimento ad una buona lettura del terreno, ed è stato quindi necessario intervenire con diversi tipi di indagine:
- su 10 ettari, senza alcun riporto moderno, sono state eseguire ricognizioni sistematiche;
- su 30 ettari, con riporti di non grande entità, sono state eseguite 209 trincee in profondità;
- su 10 ettari, con riporti recenti di spessore superiore ai 3 metri, sono stati eseguiti 49 carotaggi in profondità:
- 10 ettari infine sono stati risparmiati dalle indagini in quanto o occupati da cave o già indagati in passato.
In alcune aree sono stati poi eseguiti sondaggi georadar e goelettrici.
Il complesso delle indagini preliminari ha portato alla apertura di numerose aree di scavo. I siti individuati coprono un ampio arco cronologico che va dalla preistoria al medioevo.