Villa Alberoni Paganini

Villa Alberoni Paganini

Villa Paganini, situata su via Nomentana di fronte a Villa Torlonia, è stata riaperta al pubblico (2004) dopo un attento restauro svolto in collaborazione con la Sovraintendenza Comunale.

Il ripristino del piccolo parco, sorto alla fine dell’Ottocento in seguito ai diversi interventi di trasformazione e riduzione della magnifica proprietà settecentesca del Cardinal Giulio Alberoni di cui faceva originariamente parte, è avvenuto seguendo le fonti documentarie, con l’obiettivo di restituire l’antico aspetto di giardino romantico assunto dal parco alla fine dell’Ottocento; è stato così ripristinato un piccolo laghetto con isolotto artificiale e riattivata la Grotta-Ninfeo. Un piacevolissimo giardino in cui fanno da sfondo gli eleganti prospetti dei palazzi in stile Novecento dell'attiguo quartiere Nomentano.

Dove si trova: Municipio II, quartiere Nomentano
Epoca: XVI-XX secolo
Estensione: 25.400 mq.
Ingressi: via Nomentana di fronte al n° 70 (Villa Torlonia), vicolo della Fontana, largo di Villa Paganini

Le origini della Villa sono legate al cardinale Mariano Pierbenedetti da Camerino che acquistò la Vigna nel 1585 per trasformarla in residenza di prestigio. Di questo periodo rimane come unica testimonianza la fontana in marmo oggi posta all'angolo tra Via Nomentana e Vicolo della Fontana. Nel 1722 la tenuta venne acquistata dal Cardinale Giulio Alberoni che intraprese importanti lavori di sistemazione degli edifici e del giardino di cui rimane oggi visibile solo la fontana a parete addossata al piccolo fabbricato attiguo al Casino Nobile. Il bene passò poi nelle mani di numerosi altri proprietari che trasformarono la Villa ed il parco secondo il gusto romantico ottocentesco con tracciati viari sinuosi e irregolari, un laghetto rustico e diverse fontane. Quando nel 1890 la proprietà venne acquistata dal Senatore Paganini, tutta la vasta campagna circostante il Casino Nobile, coltivata a vigna e canneto, era man mano scomparsa sotto la pressione della crescente espansione edilizia, ed il parco lottizzato e frazionato in numerosi villini. Nel 1934 il Comune di Roma acquistò il complesso per destinarlo ad uso pubblico adibendo il Casino Nobile a sede scolastica ed affidò la sistemazione del parco a Raffele De Vico, architetto del Servizio Giardini. La Villa fu aperta al pubblico il 21 aprile del 1934 alla presenza di Benito Mussolini. Nel 1938, sul lato di via Nomentana, venne collocato il monumento ai caduti nella I Guerra Mondiale del quartiere Nomentano, opera di Arnaldo Zocchi (1862-1940).
Negli anni '50, in una porzione interna del Parco, sono stati costruiti una serie di prefabbricati che ospitano scuole e locali di servizio.

Bibliografia essenziale
R. De Mattei, Villa Alberoni e non Villa Paganini, in “Studi romani”, n.22, 1974, pp.475-480;
G. F. Rossi, Cento studi sul Cardinale Alberoni, Piacenza 1978;
A. Campitelli, Villa Alberoni - Luiss, in A. Campitelli (a cura), Le Ville a Roma. Architetture e giardini dal 1870 al 1930, Roma 1994, pp.29-36;
A. Campitelli, Villa Paganini Alberoni, in L. Cardilli (a cura), Gli anni del Governatorato (1926-1944). Interventi urbanistici, scoperte archeologiche, arredo urbano, restauri, Roma 1995, pp.183-186
A. Agati, Villa Alberoni-Paganini, in A. Campitelli (a cura di), Verdi Delizie. Le ville, i giardini, i parchi storici del Comune di Roma, Roma 2005, pp.159-162

Orario: 

dalle 7.00 al tramonto

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