Necropoli di San Paolo

Nell’area compresa tra la Rupe di S. Paolo e l’ansa del Tevere, si addensava una grande necropoli le cui tombe si disponevano lungo la via Ostiense, attorno alla quale si articolò la prima area di culto e la successiva basilica paleocristiana.

La Basilica di S. Paolo – fuori le mura (f.l.m.) –, oggi al centro di un’area urbanizzata a circa 2 km dalle Mura di Aureliano, sorgeva nell’antichità in una vasta pianura alluvionale sulle rive del Tevere attraversata dalla via Ostiense, il cui percorso fino a questo punto coincideva con quello ricalcato dalla via moderna. Nell’area compresa tra la Rupe di S. Paolo e l’ansa del Tevere, si addensava una grande necropoli le cui tombe si disponevano lungo la via Ostiense e le arterie minori; la stessa basilica deve la sua origine alla deposizione dell’Apostolo in una di queste sepolture, attorno alla quale si articolò la prima area di culto e la successiva basilica paleocristiana. Gran parte di questa necropoli che si suppone ancora conservata nel sottosuolo e la cui estensione non è mai stata completamente perimetrata, deve ancora essere indagata. Nel’700 nel corso di lavori condotti nella vigna di fronte al monastero, furono messe in luce alcune tombe, altre ne furono scoperte successivamente in varie riprese ; degni di nota sono soprattutto i ritrovamenti degli anni 1859 e 1872 nella vigna Villani, all’angolo tra la via Ostiense e la via delle Sette Chiese. Le scoperte più consistenti furono, però, quelle relative agli anni 1897/98, quando nel versante orientale della via Ostiense si operò un vasto sterro per la posa in opera di un grande collettore di scarico, nel corso di questi lavori furono portate alla luce numerose sepolture, purtroppo distrutte e non documentate, che restituirono un ingente materiale epigrafico.

Solo negli anni 1917/18 i lavori di allargamento della via Ostiense hanno permesso una più puntuale documentazione del settore della necropoli ancora oggi in parte conservata, un ulteriore intervento di allargamento del 1933 portò lo scavo fino alle pendici della Rupe mettendo in luce i sepolcri attualmente visibili. Le tombe seguono l’andamento nord/sud dell’asse della via Ostiense e dimostrano una continuità d’uso dal I sec.a.C. al IV sec.d.C., documentando il passaggio tra l’uso del rito funerario dell’incinerazione e quello dell’inumazione, tra la fine dell’età repubblicana, il I secolo dell’impero ed il successivo II secolo.

I più antichi edifici funerari sono in prevalenza "colombari" a pianta quadrangolare nelle cui pareti interne erano ricavate piccole nicchie, in file di più piani, per la deposizione delle urne cinerarie.

Nell’ambito delle sistemazioni delle aree basilicali per la celebrazione del Grande Giubileo del 2000, il settore del sepolcreto scavato negli anni 1917/18, dopo un intervento di restauro e la realizzazione di una idonea copertura, è stato annesso all'area verde del Parco Schuster.

Informazioni e prenotazioni: 

INGRESSO GRUPPI

Ingresso consentito solo a gruppi accompagnati. Max 25 persone a visita.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 dalle 9.00 alle 19.00 > Modalità di ingresso e prenotazione

INGRESSO SINGOLI

Per i singoli visitatori, sempre previa prenotazione allo 060608, sono inoltre possibili visite individuali secondo un calendario specificato nella pagina > Modalità di ingresso e prenotazione

TARIFFE:
Intero
: € 4,00
Ridotto: € 3,00
Ingresso gratuito per i possessori MIC card
Nel costo di ingresso non è compresa la visita guidata che deve essere organizzata in autonomia.

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