Il database

Il data-base, realizzato in MS Access, è stato progettato, nelle sue grandi linee, a partire dal dicembre 1995, da Luca Sasso D'Elia, in stretta collaborazione con lo staff costituito per il coordinamento degli scavi SDO.

E' stato poi modificato ed aggiornato più volte da S. Merletti, S. Panti ed E. Remotti. Le scelte tecniche sono state dettate oltre che dalle esigenze specifiche del progetto, anche dalla necessità di mantenere compatibilità con gli standard adottati nel Comune di Roma e nella pubblica amministrazione in generale. Esso è stato strutturato in maniera modulare per permettere di immettere i dati in modo disaggregato, ad esempio la bibliografia o le tabelle dei materiali ecc. senza seguire un ordine preciso e aggiungendo successivamente i collegamenti tra dati diversi (ad esempio tra un articolo di rivista e un monumento che si sta scavando).
Questa caratteristica si è rivelata particolarmente utile in un progetto che non ha mai avuto momenti di pausa di cantiere e dove quindi era importante incrementare la banca dati anche in maniera disorganizzata.

Lo schema relazionale con cui è stato realizzato è estremamente complesso e si articola attorno al nucleo centrale delle 'presenze archeologiche' .

L'immissione dei dati è molto semplice: attraverso pulsanti di navigazione si passa da un tipo di dati all'altro sperimentando tutte le possibili relazioni del dato di partenza con gli altri già immagazzinati, senza un percorso predefinito. Sono state appositamente strutturate numerose maschere, il più possibile simili alla schede normalmente in uso.

La banca dati prescinde totalmente dalla struttura dati che allora proponeva l'I.C.C.D. che essendo gerarchica non si prestava a rappresentare adeguatamente realtà complesse; è tuttavia possibile, tramite SQL (Structured Query Language), fornire come output, anche su supporto magnetico, schede di SITO, CA, MA, RA, US, SAS, SAS-tabelle materiali.