Incontro sul tema "I diari raccontano: Roma 1943-45"

Data: 
31/10/2017
Abstract: 

Luogo: Teatro dei Dioscuri - via Piacenza, 1b

Incontro per docenti e studenti universitari a cura di Nicola Maranesi.

Hashtag: #educaroma

Sugli ultimi due anni della Seconda guerra mondiale in Italia sono state scritte pagine di storia indelebili. Date, luoghi, nomi, fatti, raccolti e assemblati per comporre un grande quadro d’insieme. L’avanzata degli alleati, l’occupazione nazista, la Repubblica sociale, il Regno del Sud, le Resistenze, le Liberazioni, le stragi, i rastrellamenti, le battaglie, i bombardamenti, le prigionie.
Grazie al lavoro di enti quali l’Archivio diaristico nazionale e l’Archivio storico Istituto Luce, da molti anni è possibile affiancare alla ricostruzione storica basata sulle fonti “tradizionali” quella basata su fonti “non tradizionali” quali appunto le testimonianze autobiografiche e il patrimonio filmico, capaci di sprigionare punti di vista e voci che reclamano spazio per raccontare la propria versione dei fatti. Versioni che a volte collimano con quella “ufficiale”, che a volte la contraddicono, che spesso spostano l’attenzione dai grandi eventi verso vicende meno note, rimaste nell’ombra, ma non per questo meno importanti. L’incontro “I Diari raccontano: Roma 1943-1945” vuole offrire un esempio di come sia possibile raccontare gli avvenimenti intrecciando e sovrapponendo diverse fonti storiche, diversi linguaggi e diversi strumenti. A partire da un luogo e da due date chiave della vicenda contemporanea del nostro Paese: Roma 8 settembre 1943, data dell’Armistizio, e Roma 4 giugno 1944, data della Liberazione.
L'iniziativa è realizzata nell’ambito della collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà s.r.l. per il programma “Educare alle mostre, educare alla città”.

NICOLA MARANESI
Giornalista professionista, autore radio e tv, inviato, ricercatore presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano, collabora con Rai Storia, L’Espresso, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Tirreno. Cura l’allestimento di piattaforme storico-informatiche e di percorsi museali di narrazione. Studioso della Prima Guerra Mondiale, è autore per il Mulino del volume Avanti sempre. Emozioni e ricordi della guerra di trincea 1915-18 e della collana “Cronache dal fronte” edita dal Gruppo l’Espresso.

Il progetto “La nostra guerra 1943-45”
Un nuovo progetto dell’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano sprigiona le testimonianze della Seconda guerra mondiale. Una piattaforma informatica accoglie circa 1.500 frammenti di diari e memorie scelte e trascritte dai racconti di vita di circa 600 persone. Uomini e donne, anziani, adulti o bambini. Scopriamo frammenti delle loro storie di vita attraverso una narrazione dominante e diversi itinerari dedicati a temi, eventi, protagonisti o personaggi storici. I parametri di spazio e tempo offrono altri strumenti di navigazione, timeline e mappe georeferenziate. Ogni frammento, collegato alla versione digitale integrale del documento da cui è stato estratto, è una “porta d’accesso” verso la consultazione dell’intera testimonianza. C’è l’8 settembre 1943, il giorno in cui Eisenhower alla radio di Algeri annuncia la stipula dell’armistizio. Che è però anche il giorno in cui Giuseppe, prigioniero degli Alleati a El Bayadh, maledice con tutto se stesso quell’accordo. C’è il 25 aprile del 1945, il giorno della Liberazione di Milano. Che è però anche il giorno in cui Vieri sfreccia per Roma, in biciletta, alla ricerca di buon latte di mucca da dare alla sua bambina appena nata. Il fondo inedito dell’Archivio dei diari, che conserva oltre 2.000 testimonianze relative a quegli anni, ha le potenzialità per restituire parte di quella ricchezza di punti di vista, di versioni dei fatti, di informazioni e, in ultima analisi, di dati. Elementi dai quali è impossibile prescindere se si vuole raccontare una guerra senza precedenti nella storia, combattuta tra il 1943 e il 1945 in Italia, alla quale non riusciamo ad attribuire altro appellativo che “nostra”.

L’Archivio dei diari
L’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano nasce nel 1984 come centro per la raccolta delle scritture autobiografiche. Sin dall’inizio si pone come soggetto custode della memoria individuale e collettiva, ma anche come agente di divulgazione di contenuti memorialistici e storiografici. Si rivolge al mondo accademico offrendo in consultazione il proprio patrimonio documentario, pubblicando volumi scientifici, riviste di settore, organizzando seminari e convegni. Ma si rivolge anche a un pubblico “generico”, subito interessato al racconto della storia attraverso le storie delle persone comuni. A questo settore l’Archivio si rivolge con pubblicazioni non scientifiche (i diari che diventano libri) e attraverso una presenza costante su giornali, radio, tv, cinema, teatro. Media, scrittori, giornalisti e artisti colgono la purezza e il valore dei racconti di vita che Pieve attrae e ripropone loro dopo averli esaminati. La voce degli “ultimi” amplificata da questo luogo-megafono acquisisce autorevolezza sul proscenio del dibattito pubblico, della rappresentazione del passato e del presente.
Una dinamica che nell’ultimo decennio ha registrato qualcosa di più di un’accelerazione, grazie all’avvento del digitale e di internet. O meglio, alla penetrazione di internet in ogni settore della vita e dello scibile umano. L’Archivio ha progressivamente scoperto strumenti in grado di rendere più efficienti i meccanismi di acquisizione e restituzione dei patrimoni documentari. Tre le policy attraverso le quali si è espressa concretamente questa volontà di cambiamento: la creazione di una Digital Library destinata prevalentemente alla fruizione del mondo accademico; l’edificazione di un percorso museale multimediale ed esperienziale, un museo di narrazione intitolato “Piccolo museo del diario”, rivolto ai visitatori della Fondazione e all’utenza turistica; la realizzazione di piattaforme informatiche in serie, collegate alla DL ma monotematiche e di più immediato accesso, per una divulgazione di massa. Scelte che hanno determinato una penetrazione capillare in ogni settore, anche i meno convenzionali, della narrazione storica. Festival di storia e giornalismo, allestimento di percorsi museali e mostre, siti web, turismo culturale, e ancora trasmissioni radio, tv, stampa, pièce teatrali, documentari, film.
Per scoprire le attività dell’Archivio e visitare il Piccolo museo del diario:
premiopieve.it
attivalamemoria.it
piccolomuseodeldiario.it
Facebook: @Archivio dei diari
Twitter: @archiviodiari

Appuntamento: 
Informazioni: 

Tel. 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

Prenotazione obbligatoria: max 70 persone

Altre informazioni: 
Orario: 

Martedì 31 ottobre 2017
ore 16.00

durata: circa 90 minuti

Le date degli appuntamenti potrebbero subire variazioni che saranno indicate sulle pagine web della Sovrintendenza e del Sistema Musei Civici e comunicate tramite e-mail.

Prenotazione obbligatoria: 
No
Durata: 

Organizzazione: 

Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Progetto a cura di Nicoletta Cardano

Il ciclo I luoghi della scienza a Roma. Collezioni e musei è ideato e curato da Federica Favino, Dipartimento di Storia, Culture, Religioni - Sapienza Università di Roma.
Il ciclo La città delle donne: fonti e narrazioni è ideato e curato dalla Società Italiana delle Storiche.
Collaborano alla realizzazione del programma i Volontari del Servizio Civile Nazionale, progetto della Sovrintendenza Capitolina “Educhiamo Insieme”.
Si ringrazia la Fondazione Primoli.

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