L’amore immortale di Orfeo ed Euridice nel colombario di Pomponius Hylas

Catino absidale all’interno del colombario di Pomponius Hylas
Data: 
14/02/2020
Abstract: 

Visita guidata a cura di Francesco Pacetti e Sergio Palladino, per festeggiare San Valentino, nell'ambito dell'iniziativa Mic in Love.

La mitica figura di Orfeo, non solo come simbolo di immortalità, ma anche come cantore dell’amore per l’amata Euridice, è il tema centrale del ricco apparato figurativo del colombario di Pomponius Hylas.
Scopriremo insieme la storia del Colombario - che va dal principato di Tiberio sino all’età antonina - come pure l’impianto costruttivo e decorativo. In particolare ci soffermeremo sull’apparato figurativo di carattere simbolico che alludendo probabilmente ai diversi destini dell’anima nell’aldilà, è in gran parte incentrato sulla mitica figura di Orfeo.

Il colombario, posto su una traversa dell’antica via Latina, fu scoperto nel 1831 dal marchese Campana e prende il nome dal liberto Pomponius Hylas, la cui iscrizione funeraria, costituita da una tabella in mosaico di pasta vitrea, si trova sopra la scala di accesso alla camera sepolcrale. La costruzione del sepolcro, come testimoniano altre iscrizioni, si pone tra il principato di Tiberio e quello di Claudio (14-51 d.C.); continuò a essere utilizzato in età flavia, quando si datano il mosaico con il nome di Pomponius Hylas e alcune modifiche dell’apparato decorativo, fino all’età antonina. Alla camera sepolcrale si accede con una ripida scala che immette in un ambiente rettangolare coperto da una volta finemente decorata a motivi vegetali. Al centro delle pareti, le nicchie per le olle dei defunti sono contenute in piccole strutture architettoniche conformate a edicole, con colonnine e timpano, decorate da pitture e da stucchi.
Il ricco apparato figurativo del colombario ha un carattere simbolico che sembra alludere ai diversi destini dell’anima nell’aldilà, ed è in gran parte incentrato sulla mitica figura di Orfeo, non solo fondatore di culti e di misteri che assurge a simbolo stesso dell’immortalità, ma anche cantore dell’amore per l’amata Euridice.

Appuntamento: 

via di Porta Latina, 10, interno Parco degli Scipioni

Informazioni: 

Prenotazione obbligatoria allo 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
il monumento è ipogeo e vi si accede tramite una ripida scala
Massimo partecipanti: 14 (7 per volta)

Organizzazione: Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura

 

Orario: 

Venerdì 14 febbraio 2020
ore 14.00

Biglietto d'ingresso: 

Attività gratuita con ingresso gratuito per i possessori della MIC card .
Per tutti gli altri: biglietto d’ingresso all’area archeologica secondo tariffazione vigente.

Prenotazione obbligatoria: 

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